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LIBRO DI ENOCH ( dal libro primo al libro trentesimo ) Parte prima

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LIBRO DI ENOCH ( dal libro primo al libro trentesimo ) Parte prima Empty LIBRO DI ENOCH ( dal libro primo al libro trentesimo ) Parte prima

Messaggio  Ospite Ven Giu 01, 2012 1:32 pm

LIBRO DI ENOCH ( dal libro primo al libro trentesimo ) Parte prima Libro_11


PREMESSA

La chiesa antica vietò il libro di Enoch e lo rimosse dalla Bibbia.Infatti fu definito libro apocrifo.
Per farla breve , nei testi di Enoch si parla dettagliatamente della “caduta degli angeli ribelli” citati nella Bibbia.
Racconta di fatti accaduti più di 10000 anni fa.Nel suo libro , Enoch , racconta anche di angeli che lo prelevarono e lo portarono in cielo e gli mostrarono i movimenti delle stelle e i segreti del cosmo! Oltre a spiegare con parole sue ,è ovvio come fanno i Nephilim a possedere un corpo che non è il loro.. Leggete attentamente e troverete parecchie risposte..
Per la chiesa , tutto ciò che non è in linea con la favola che hanno tentato di far bere a gli uomini , o è APOCRIFO ( sarebbe meglio leggere non gradito o non riconosciuto ) o da INSABBIARE ,nascondendo a li occhi del Mondo .. "



IL LIBRO DEI SEGRETI DI ENOCH
(tutto il libro conta 73 capitoli ,chiamati libri , qui riportiamo ciò che è venuto alla luce dopo i ritrovamenti nelle grotte di Qm'Ram nel Mar Morto)

PRIMO LIBRO
[1] In quel tempo, disse Enoc, quando ebbi compiuto 365 anni,
[2] nel primo mese, nel giorno solenne del primo mese, ero solo nella mia
casa:
[3] piangevo e mi affliggevo con i miei occhi. Mentre riposavo nel mio letto
dormendo,
[4] mi apparvero due uomini grandissimi come mai ne avevo visti sulla terra.
[5] Il loro viso (era) come sole che luce, i loro occhi come lampade ardenti,
dalle loro bocche usciva un fuoco, i loro vestiti una diffusione di piume, e le
loro braccia come ali d'oro, al capezzale del mio letto. Mi chiamarono col mio
nome.
[6] Io mi levai dal mio sonno e gli uomini stavano presso di me realmente.
[7] Io mi affrettai, mi alzai e mi inchinai loro ; il mio viso si coprì di brina per il
terrore.
[8] Gli uomini mi dissero: "Coraggio, Enoc, non avere paura. Il Signore eterno
ci ha mandati da te ed ecco, tu oggi sali con noi al cielo.
[9] Dì ai tuoi figli e alle genti della tua casa tutto quello che faranno sulla terra
e che nella tua casa nessuno ti cerchi, finché il Signore ti abbia fatto ritornare
da loro".
[10] Obbedii loro e andai. Chiamai i miei figli Matusalemme e Rigim e raccontai
loro tutto ciò che i due uomini mi avevano detto.

SECONDO LIBRO
[1] "Ecco, o figli, non so dove vado né che cosa mi succederà.
[2] E ora, figli miei, non allontanatevi da Dio, camminate davanti al volto del
Signore e conservate i suoi giudizi. Non diminuite il sacrificio, vostra salvezza e
il Signore non ridurrà il lavoro delle vostre mani. Non private il Signore di doni
e il Signore non priverà (voi) delle sue acquisizioni nei vostri granai. Benedite il
Signore coi primogeniti delle greggi e dei vostri buoi e sarete benedetti dal
Signore nei secoli. Non allontanatevi dal Signore né adorate déi vani che non
hanno creato né il cielo né la terra .
[3] Il Signore raffermi i vostri cuori nel timore di lui.
[4] E ora, figli miei, nessuno mi cerchi finché il Signore mi farà ritornare da
voi".

TERZO LIBRO
[1] Accadde che, mentre parlavo ai miei figli, i due uomini mi chiamarono e mi
presero sulle loro ali. Mi portarono nel primo cielo e mi posero là.

QUARTO LIBRO
[1] Condussero davanti al mio volto i capi, signori degli ordini delle stelle, e
(questi) mi mostrarono i loro movimenti e i loro spostamenti da un tempo a un2
altro. Mi mostrarono duecento angeli che dominano sulle stelle e sulle
combinazioni celesti .
[2] Là mi mostrarono un mare grandissimo, più (grande) del mare terrestree
gli angeli volavano con le loro ali.

QUINTO LIBRO
[1] Mi mostrarono i depositi delle nevi e dei ghiacci e gli angeli terribili che
custodiscono i depositi.
[2] Mi mostrarono là i depositi delle nubi, di dove esse salgono ed escono.


SESTO LIBRO
[1] Mi mostrarono i depositi della rugiada, come olio d'oliva, e gli angeli che
custodivano i loro depositi e il loro aspetto (era) come ogni fiore della terra.


SETTIMO LIBRO
[1] Quegli uomini mi presero e mi posarono nel secondo cielo. Mi mostrarono
degli incatenati, sorvegliati, (colpiti) da un giudizio senza misura.
[2] Là vidi degli angeli condannati che piangevano e dissi agli uomini che erano
con me: "Perché questi sono tormentati?".
[3] Gli uomini mi risposero: "Costoro sono apostati dal Signore, che non
ascoltano la voce del Signore, ma che si sono fatti consigliare dalla propria
volontà".
[4] Mi afflissi molto su loro. Gli angeli mi si inchinarono e mi dissero: "O uomo
di Dio, potessi tu pregare per noi il Signore".
[5] Risposi loro e dissi: "Chi sono io, uomo mortale, per pregare per degli
angeli e chi sa dove andrò o che cosa mi succederà o chi pregherà per me?".

OTTAVO LIBRO
[1] Gli uomini mi presero di là e mi innalzarono al terzo cielo e mi posero in
mezzo al paradiso. Questo luogo (é) d'una beltà d'aspetto che non si può
sapere:
[2] ogni albero (é) ben fiorito, ogni frutto maturo, ogni cibo é sempre in
abbondanza, ogni soffio olezzante. Quattro fiumi scorrono con corso tranquillo
accanto a ogni giardino che produce ogni specie buona per il nutrimento.
[3] (C'é) l'albero della vita in questo luogo nel quale il Signore si riposa quando
entra nel paradiso e quest'albero é indicibile per la bontà del profumo.
[5] (C'é) un altro albero accanto, un ulivo che fa colare continuamente olio.
[7] Ogni albero (é) di buon frutto, là non c'é albero senza frutti e tutto il luogo
é benedetto.
[8] Degli angeli custodiscono il paradiso, luminosissimi, con voce incessante,
con un dolce canto servono Dio ogni giorno. Io dissi: "Com'é assai piacevole
questo luogo!". E gli uomini mi risposero:

NONO LIBRO
[1] "Questo luogo, Enoc, é preparato per i giusti che soffrono avversità nella
loro vita, affliggono le loro anime, distolgono i loro occhi dall'ingiustizia, fanno
un giudizio giusto, (cioé) danno pane agli affamati, coprono gli ignudi con una3
veste, rialzano il caduto, aiutano gli offesi, (per coloro) che camminano davanti
al volto del Signore e servono lui solo. Per loro é preparato questo luogo in
eredità eterna".

DECIMO LIBRO
[1] Quegli uomini mi alzarono di là e mi sollevarono nel settentrione del cielo e
là mi mostrarono un luogo assai terribile.
[2] In quel luogo (c'é) ogni tormento e supplizio, tenebre e caligine e là non c'é
luce, ma un fuoco oscuro che si riaccende continuamente e un fiume di fuoco
che avanza contro tutto questo luogo, (c'é) freddo e gelo,
[3] prigioni e angeli cattivi e crudeli che portano un'arma e tormentano senza
pietà.
[4] Dissi: "Com'é assai terribile questo luogo!". Gli uomini mi risposero:
"Questo luogo, Enoc, é preparato per gli empii che compiono cose sacrileghe
sulla terra, che praticano sortilegi e incantesimi e si gloriano delle loro opere,
[5] che rubano segretamente le anime degli uomini , che legati al giogo lo
sciolgono, che con l'ingiustizia si arricchiscono delle proprietà altrui, che hanno
fatto morire di fame l'affamato pur potendo saziarlo, e, pur potendo vestirli,
hanno spogliato quelli che erano nudi;
[6] che non hanno riconosciuto il loro creatore, ma hanno adorato dei vani ,
costruendone le immagini e adorando l'opera delle (loro) mani. A tutti questi é
preparato questo luogo in possesso eterno".

UNDICESIMO LIBRO
[1] Gli uomini mi sollevarono di là e mi alzarono nel quarto cielo e là mi
mostrarono tutti i movimenti e gli spostamenti e tutti i raggi della luce del sole
e della luna.
[2] Misurai il loro moto e confrontai la loro luce. E vidi: il sole ha una luce sette
volte maggiore della luna. La loro orbita e il carro sul quale viaggia ciascuno di
essi (sono) come vento che va. Non hanno riposo, giorno e notte vanno e
ritornano.
[3] Quattro grandi stelle pendono a destra del carro del sole, quattro a sinistra
(e) vanno col sole eternamente.
[4] Angeli vanno davanti al carro del sole,

DODICESIMO LIBRO
[1] spiriti volanti . [2] Dodici ali ha ciascun angelo che tira il carro del sole,
portando la rugiada e il calore quando il Signore comanda di scendere sulla
terra [3] coi raggi del sole.


TREDICESIMO LIBRO
[1] Gli uomini mi portarono verso l'oriente del cielo e mi mostrarono le porte
attraverso le quali il sole sorge secondo i tempi fissati e secondo i circuiti della
luna di tutto l'anno e secondo la diminuzione e l'allungamento dei giorni e delle
notti:
[2] sei porte grandi, una (delle quali é) aperta, (a una distanza) di trenta
stadii. Misurai con cura la loro grandezza e non potei comprendere la loro
grandezza.
[3] Attraverso (le porte) per le quali sorge, il sole va verso occidente.
Attraverso la prima porta esce per 42 giorni, per la seconda per 35 giorni, per
la terza per 35 giorni, per la quarta per 35 giorni, per la quinta per 35 giorni,
per la sesta per 42 giorni.
[4] E di nuovo, ritornando per la sesta porta secondo il giro del tempo, sorge
per la quinta porta per 35 giorni, per la quarta porta per 35 giorni, per la terza
porta per 35 giorni, per la seconda per 35 giorni
[5] e i giorni dell'anno terminano secondo il ritorno delle stagioni.

QUATTORDICESIMO LIBRO
[1] Gli uomini mi sollevarono all'occidente del cielo e là mi mostrarono sei
porte grandi, aperte, in corrispondenza del cerchio di quelle orientali opposte,
per le quali tramonta il sole in corrispondenza del suo sorgere per le porte
orientali e secondo il numero dei giorni.
[2] Così tramonta attraverso le porte occidentali e quando esce dalle porte
occidentali quattro angeli prendono la sua corona e la portano al Signore
[3] e il sole volge il suo carro e va senza luce. E di nuovo là gli mettono la
corona.

QUINDICESIMO LIBRO
[3] Questo é il calcolo che mi mostrarono del sole e delle porte per le quali
entra ed esce. Il Signore, infatti, che ha fatto queste porte, fa del sole
l'orologio dell'anno.

SEDICESIMO LIBRO
[1] Della luna mi mostrarono un altro calcolo. Gli uomini mi mostrarono tutti i
suoi movimenti e tutte le sue orbite e mi indicarono le sue porte: mi
mostrarono dodici porte verso oriente in circolo e dodici porte simili verso
occidente in circolo per le quali la luna sorge ed esce secondo i tempi abituali:
[2] attraverso la prima porta verso oriente per 31 giorni sicuramente e per la
seconda per 35 giorni sicuramente e per la terza per 31 giorni eccezionalmente
2-3 e per la quarta per 30 giorni sicuramente e per la quinta per 31 giorni
straordinariamente e per la sesta per 31 giorni sicuramente, per la settima 30
giorni sicuramente, per l'ottava per 31 giorni straordinariamente e per la nona
per 31 giorni esattamente e per la decima per 30 giorni sicuramente, per
l'undicesima per 31 giorni eccezionalmente , per la dodicesima porta (sorge)
per 22 giorni sicuramente.
[3] E così anche per le porte occidentali secondo il circuito e secondo il numero
delle porte orientali.
[4] Così entra anche per le porte occidentali e compie l'anno in 364 giorni.
[6] Va nell'anno con quattro giorni eccezionali. Per questo sono tolti fuori dal
cielo e dall'anno e non vengono contati nel numero dei giorni perché eccedono
i tempi dell'anno, due nuove lune (nella direzione) della (luna) piena (e) due
altre (nuove lune nella direzione) della sua diminuzione.
[7] Quando ha terminato le porte d'occidente e ritorna, va in quelle d'oriente
con la sua luce. Così va giorno e notte in cerchio, la sua orbita é simile al cielo5
e il carro sul quale sale (é) un vento che va e trascinano il suo carro spiriti
volanti; ciascun angelo (ha) sei ali.
[8] Questo é il calcolo della luna.

DICIASETTESIMO LIBRO
[1] In mezzo al cielo vidi una milizia armata che serviva Dio con timpani e con
strumenti con una voce incessante e mi dilettai ascoltando.

DICIOTTESTIMO LIBRO
[1] Gli uomini mi presero di là e mi innalzarono al quinto cielo. Là vidi una
numerosa milizia, gli Egrigori, il loro aspetto (era) come un aspetto umano, la
loro grandezza maggiore (di quella) di giganti grandi
[2] e i loro visi tristi e le loro bocche silenziose. Non c'era servizio che avesse
luogo al quinto cielo. Dissi agli uomini che erano con me: "Perché questi sono
tristissimi e i loro visi sono afflitti e le loro bocche silenziose e non c'é servizio
in questo cielo?".
[3] Gli uomini mi risposero: "Questi sono gli Egrigori che da sè si sono
separati, due prìncipi e duecento hanno camminato al loro sèguito
[4] e sono discesi sulla terra e hanno infranto la promessa sul dorso del monte
Hermon
[5] per insozzarsi con le donne degli uomini
[6] e dopo essersi insozzati il Signore li ha condannati. Questi piangono sui
loro fratelli e sull'oltraggio (fatto) loro".
[7] Io dissi agli Egrigori: "Io ho visto i vostri fratelli e ho conosciuto le loro
azioni e so le loro preghiere e ho pregato per loro. Ecco, il Signore li ha
condannati (a stare) sotto la terra finché finiranno i cieli e la terra;
[8] perché aspettate i vostri fratelli e non siete a servire (davanti) al volto del
Signore? Riprendete i servizi di prima, servite (davanti) al volto del Signore per
timore di irritare il Signore Dio vostro (così da) precipitarvi da questo luogo".
[9] Ascoltarono il conforto del mio ammonimento e si disposero in quattro
ordini nel cielo. Ed ecco, mentre io stavo (là) quattro trombe risuonarono
insieme e gli Egrigori si misero a servire come con una sola voce e la loro voce
salì al volto del Signore.

DICIANNOVESIMO LIBRO
[1] Gli uomini mi sollevarono di là e mi fecero salire al sesto cielo. Là vidi sette
angeli radunati , brillanti e gloriosi molto e i loro visi risplendevano come un
raggio di sole; non c'é differenza di viso o di dimensione o di variazione dei
vestiti.
[2] Questi regolano, insegnano il buon ordine del mondo, il corso delle stelle,
del sole e della luna
[3] agli angeli che li guidano e agli angeli dei cieli e mettono armonia in tutta la
vita celeste. Regolano anche i comandamenti e le istruzioni e la dolce voce dei
canti e ogni lode di gloria.
[4] (Ci sono) angeli che sono sopra le stagioni e gli anni, angeli che (sono) sui
fiumi e sui mari, angeli che (sono) sui frutti e l'erba e tutto ciò che ferve (di
vita)6
[5] e angeli di tutti i popoli. Essi regolano tutta la vita e (la) scrivono davanti al
volto del Signore.
[6] In mezzo a loro (ci sono) sette Fenici, sette Cherubini e sette (angeli) con
sei ali che risuonano l'un l'altro con una sola voce e cantano l'un l'altro. Non é
possibile raccontare il loro canto e il Signore gioisce di quelli che sono sotto i
suoi piedi.

VENTESIMO LIBRO
[1] Gli uomini mi alzarono di là e mi sollevarono al settimo cielo. Là vidi una
grande luce e tutte le milizie di fuoco degli angeli incorporei e gli Ofanim che
stavano brillanti ed ebbi paura e tremai.
[2] Gli uomini mi misero in mezzo a loro ed essi mi dissero: "Coraggio, Enoc,
non temere".
[3] Mi mostrarono da lontano il Signore seduto sul suo trono . Tutte le milizie
celesti, radunate per gradi, avanzando, s'inchinavano al Signore
[4] e di nuovo si allontanavano e andavano al loro posto in gioia e in letizia in
una luce senza misura . (C'erano) i Gloriosi che lo servivano,

VENTUNESIMO LIBRO
[1] non scostandosi di notte, né allontanandosi di giorno, (ma) stando davanti
al volto del Signore, facendo la sua volontà. Tutte le milizie dei Cherubini
(stavano) intorno al suo trono, senza scostarsi e (gli angeli) con sei ali
coprivano il suo trono, cantando davanti al volto del Signore.
[2] Mentre vedevo tutto questo, i due uomini si allontanarono da me e non li
vidi più. Mi lasciarono solo all'estremità del cielo ed ebbi paura e caddi sul mio
volto.
[3] Il Signore mi mandò uno dei suoi Gloriosi, Gabriele ed egli mi disse:
"Coraggio, Enoc, non temere. Alzati e vieni con me e sta davanti al volto del
Signore nei secoli".
[4] Gli risposi e gli dissi: "Ahimé, signore, la mia anima si é ritirata da me per il
timore . Chiamami gli uomini che mi hanno portato fino a questo luogo perché
in loro avevo confidenza e con loro andrò davanti al volto del Signore".
[5] Gabriele mi sollevò come una foglia sollevata dal vento e mi trascinò e mi
pose davanti al volto del Signore.

VENTIDUESIMO LIBRO
[1] Vidi il Signore, il suo volto potente e gloriosissimo e terribile.
[2] Chi sono io per raccontare l'estensione dell'essenza del Signore e il suo
volto potente e assai terribile e il suo coro dai molti occhi e dalle molte voci e il
trono grandissimo, fatto senza mani, del Signore o coloro che stanno intorno a
lui, la milizia dei Cherubini e dei Serafini o l'immutabile e indicibile
[3] suo glorioso servizio che non tace?
[4] Caddi prono e adorai il Signore.
[5] Il Signore mi chiamò con la sua bocca: "Coraggio, Enoc, non temere, alzati
e sta davanti al mio volto nei secoli". [6] Michele, il grande arcangelo del
Signore mi rialzò e mi condusse davanti al volto del Signore. Il Signore mise
alla prova i suoi servi e disse loro: "Enoc salga per stare davanti al mio volto7
nei secoli". [7] I Gloriosi s'inchinarono e dissero: "Salga!".
[8] Il Signore disse a Michele: "Prendi Enoc e spoglialo delle vesti terrene e
ungilo di olio benedetto e rivestilo di vesti di gloria".
[9] Michele mi spogliò delle mie vesti e mi unse di olio benedetto. L'aspetto
dell'olio era più (splendido) di una grande luce, il suo unguento (era) come una
rugiada benefica, il suo profumo come di mirra e i suoi raggi come quelli del
sole.
[10] Guardai me stesso e fui come uno dei Gloriosi e non c'era differenza
d'aspetto. Il Signore chiamò Vereveil uno dei suoi arcangeli che era abile a
scrivere tutte le opere del Signore.
[11] Il Signore disse a Vereveil: "Prendi dei libri dai depositi e consegna un
calamo a Enoc e dettagli i libri". Vereveil si affrettò e mi portò dei libri screziati
di smirnio e mi consegnò un calamo dalla sua mano.

VENTITREESIMO LIBRO
[1] Mi diceva tutte le opere del cielo e della terra e del mare e i movimenti e le
vite di tutti gli elementi e il cambiamento degli anni e i movimenti e le
modificazioni dei giorni e i comandamenti e le istruzioni e la dolce voce dei
canti e le salite delle nubi e le uscite dei venti
[2] e ogni lingua dei canti delle milizie armate. Tutto ciò che conviene imparare
[3] Vereveil me l'espose in trenta giorni e in trenta notti e la sua bocca non
tacque di parlare. Io non mi riposai trenta giorni e trenta notti, scrivendo tutti i
segni
[4] e quando ebbi finito, Vereveil mi disse: "Siediti, scrivi tutto ciò che ti ho
esposto".
[6] Mi sedetti il doppio di trenta giorni e trenta notti e scrissi (tutto)
esattamente e composi 360 libri.

VENTIQUATTRESIMO LIBRO
[1] Il Signore mi chiamò e mi mise alla sua sinistra più vicino di Gabriele e io
adorai il Signore.
[2] Il Signore mi disse: "Tutto ciò che hai visto, o Enoc, (ciò) che sta (fermo) e
che si muove e che é stato compiuto da me, io te lo spiegherò prima che tutto
(ciò) fosse all'inizio, tutto ciò che ho creato dal non essere all'essere e
dall'invisibile al visibile.
[3] Neppure ai miei angeli ho spiegato il mio segreto, né ho raccontato loro la
loro composizione né hanno conosciuto la mia creazione infinita e inconoscibile
e io a te la spiego oggi.
[4] Prima che fossero tutte le cose visibili, si aprì la luce e io in mezzo alla luce
passavo come uno degli invisibili , come il sole (che) va dall'oriente
all'occidente e dall'occidente all'oriente.
[5] Il sole troverà riposo, ma io non trovai riposo, perché tutte le cose erano
senza formazione. Avendo meditato di porre un fondamento per fare una
creazione visibile,

VENTICINQUESIMO LIBRO
[1] diedi ordine nelle profondità che una delle cose invisibili salisse visibile.
Uscì Adoil, grandissimo assai e lo guardai ed eccolo che aveva nel ventre il
grande secolo.
[2] Io gli dissi: "Liberati, Adoil, e sia visibile ciò che nasce da te". Egli si liberò
[3] e da lui uscì il gran secolo, così portando tutta la creazione che io volevo
fare. Vidi che (era) bene
[4] e posi per me un trono e mi sedetti su di esso. Alla luce dissi: "Tu sali più
in alto e solidificati, sii il fondamento delle cose dell'alto"
[5] e al di sopra della luce non c'é nient'altro. Alzatomi dal mio trono guardai

VENTISEIESIMO LIBRO
[1] e chiamai una seconda volta nelle profondità e dissi: "Esca fuori, visibile ,
una cosa dura dalle cose invisibili". Uscì Aruchaz, duro, pesante e molto nero.
[2] Vidi che era adatto
[3] e gli dissi: "Tu scendi in basso e solidificati e diventa la fondazione delle
cose del basso". Scese e si solidificò e divenne il fondamento delle cose del
basso. Non c'é sotto la tenebra nient'altro.

VENTISETTESIMO LIBRO
[1] Avvolto l'etere di luce,
[2] l'addensai
[3] e l'estesi al di sopra della tenebra.

VENTOTTESIMO LIBRO
[2] Dalle acque consolidai grandi pietre, alle onde dell'abisso ordinai di seccare
sulla terra ferma
[3] e chiamai abisso ciò che ricadde.
[4] Raccolto il mare in un solo luogo, lo legai con un giogo. Diedi tra la terra e
il mare un confine eterno: non sarà spezzato dalle acque. Fissai il firmamento
e lo fondai al di sopra delle acque.

VENTINOVESIMO LIBRO
[1] Per tutte le milizie celesti formai dalla grande luce il sole e lo posi nel cielo
affinché risplenda sulla terra.
[3] Dalle pietre feci scaturire un gran fuoco e dal fuoco creai tutte le milizie
incorporee e tutte le milizie delle stelle e i Cherubini e i Serafini e gli Ofanim e
tutto questo lo feci scaturire dal fuoco.


TRENTESIMO LIBRO
[1] Alla terra ordinai di far crescere ogni albero e ogni monte e ogni erba che
fa seme e ogni seme seminato . Prima di creare le anime viventi, avevo
preparato loro il cibo.
[7] Al mare comandai di far nascere i suoi pesci e ogni rettile che striscia sulla
terra e ogni uccello che vola.
[8] Quando ebbi finito tutto, comandai alla mia Sapienza di creare l'uomo.

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