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ROSSO CARMINIO

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Messaggio  Ospite Gio Dic 08, 2011 8:56 pm

ROSSO CARMINIO Rosso_10

Era il solito bar, la solita serata con gli amici....
Come ogni notte,anche quella notte, la sua fame e la sua smania si erano fatto pressanti, entrata in quel locale , in mezzo alla confusione e al caos di avventori vociferanti e un pò alticci,vide il giovane seduto al bancone del bar,che stringeva un bicchiere tra le mani,fissando il liquido all'interno..
Lo fissò e iniziò a dirgersi verso di lui e nello stesso istante lui incrociò lo sguardo col suo..
ma entrata lei, si era sentito ammaliato,i suoi occhi,e le sue labbra ,l'immagine che avanzava imperturbabile in quel caos,facendosi largo noncurante degli altri avventori del bar, lo calamitava sempre più verso di sè..Tutta la figura di lei,accendeva i suoi sensi e richiamava desiderio immane di possederla..
"Io desidero solo il liquido vitale che scorre in te,*pensò lei*povera ingenua creatura*
Gli passò vicino e gli tolse il bicchiere dalle mani,lo avvicinò alle labbra e assaggiò appena quella bevanda orrenda,lo fissò di nuovo e poi girò sui tacchi ed uscì dal locale...
Lui,rimase stupito per un attimo,fissò il bicchiere,i segni del rosseto rosso carminio lasciato da lei, quel tempo sembrò un secolo,le voci confuse degli amici che lo incitavano a correrle dietro,a fermarla..
All'improvviso,prese la sua giacca,e corse fuori,la strada era deserta.di lei non vi era traccia e a lui sembrava di essere sull'orlo della pura follia,come se la avesse solo sognata..
Avrebbe desiderato averla,e lei era apparsa e scomparsa così come un ombra o un fantasma,leggaidra e ondeggiante in tutto quel caos...
Raggiunse la sua stanza e aprì la porta ,buttandosi sul letto senza togliersi i vestiti ,senza accendere la luce e provò ad addormentarsi ma neanche il sonno gli concedeva tregua a placare quello che era diventato da due ore appena il suo sogno e il suo inferno..
Erano quasi le tre di notte,quando aprì la finestra della camera che dava in strada,pioveva e arrivò lei,all'improvviso,palesandosi alle sue spalle,
lo stesso abito di qualche ora prima,la stessa immagine,dolce e al tempo stesso felina,ma dallo sguardo senz'anima,che non tradiva emozioni.
"Come sei entrata?" gli chiese con voce che tradiva emozione,certo di essersi invece addormentato e di vivere un bellissimo sogno...
Lei non gli rispose subito,sorrise,scostando una ciocca dei lunghi capelli rosso-bruno dal viso,
"Ho sentito che volevi incontrarmi,non è così?" gli disse...
Lui che non attendeva altro,semplicemente annuì e le andò vicino, osservandola, si rese conto che vedeva la sua immagina sfocata,pensò che fosse solo la sua emozione,la stupida emozione del ragazzo di vent'anni che si trova in compagnia di una donna ,di cui non potrà mai vantarsi,
"perchè alla fine,certe avventure se le racconti,gli amici non ti credono" si disse,tra se e sè..
"e non avrai modeo di raccontarlo*pensò lei"captando i suoi pensieri,non lo racconterai a nessuno" lo avvolse a sè e gli piantò i suoi canini affilati nel collo..
E lui si rese conto e prese coscienza,in quell'istante,senza avere la forza di ribellarsi..,che stava abbandonando la vita, provò rimorso per essere stato così stupido da desiderarla,ma il suo rimorso durò solo un attimo,per poi abbandonarlo in balia di lei..
Lei fissò ancora i suoi occhi per un ultima volta e ricominciò quello che per lui,ormai soggiogato era un piacevole tormento ,e per lei la brama del suo sangue caldo,del meritato pasto..
Si sentì nudo,gli occhi di lei lo spogliavano,privandolo di ogni difesa o istinto a reagire, il suo respiro gelido e al tempo stesso profumato,lo stordiva e fu da solo che gli offrì il collo per quell'ultimo pasto..
Presto,sarebbe finito,per sempre,almeno era quello che lui riteneva,si illudeva che lei volesse fare,farlo suo e portarlo via nella notte con sè..
"Vi odio ,esseri insignificanti e odio la vostra stupida aria di superiorità"mormorò lei
"no...non è come pensi" gli disse..
Non lo portò via,come lui si attendeva,finì il suo pasto e rise,con i canini splendenti nel buio della stanza e i suoi occhi vermigli pieni di vita..
si sistemò il rossetto davanti alla specchio e svanì nell'ombra...
In lui,restava l'ultima traccia di coscienza,la vide sorridere,mentre scansandolo,lo faceva cadere ...
Non ebbe un fremito,ma solo un sospiro,quando lei scomparve,così come era entrata...
Tutto ebbe fine in quell'istante per lui,il "suo"sogno...e anche la sua vita.....

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