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Lui non è più lui e Piango

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Lui non è più lui e Piango  Empty Lui non è più lui e Piango

Messaggio  Elide Deiboschi Volturina Dom Lug 14, 2013 10:20 pm

Lui non è più lui e Piango  15610210

Caius Il Volturo
*Si desta dal sogno,un raggio di sole penetra tra le pesanti tende ed lambisce il suo viso. Infastidito si rigira sul letto,andando nella parte in penombra. Si stiracchia un po, la vista prima appannata, adesso inizia a migliorare e tutto sembra più vivido. Si guarda intorno, il letto, quei strani vestiti addosso, e quella camera, nulla di tutto ciò è familiare. Con un colpo di reni alza la schiena sedendosi, e scruta ancora quella stanza, poi si alza, girovagando in essa, va verso la finestra, passa la mano sulle tende color porpora, morbide e lisce al tatto. Guarda fuori la finestra, e vede un giardino maestoso, poi volge lo sguardo nuovamente all'interno, verso la scrivania, piena di missive, ne prende una la legge, poi un'altra ed un altra ancora. Tutte indirizzate a Sua Maestà Caius,il sovrano dei Volturi. Nella sua mente si chiede chi fosse costui. Continua a guardare in giro, verso la libreria, colma di libri antichi e polverosi. Si chiede in continuazione dove fosse,ma nulla in quella stanza gli fa capire la sua ubicazione. Decide quindi di uscire,vede qualcosa a terra vicino la porta d'entrata,si avvicina lentamente. Un sacco? Dei vestiti ammassati? Si chiede nella sua mentre mentre si avvicina sempre più. Una volta su di essa, vede che è una donna riversa a terra, si china e con la mano la scuote* Signorina... *ripete* Signorina.. *La testa della giovani si inclina,mostrando i suoi occhi spenti dal bacio della morte. Un urlo esce dalla sua bocca,e va un balzo al'indietro,cadendo a terra. Con il sedere sul pavimento e le sue mani poggiate a terra si ritrae in dietro,fino a toccare in muro alle sue spalle* Dove diavolo sono? *sussurra con voce tremante* Non riesce a distogliere lo sguardo da quel cadavere, nota che ha il collo squarciato, e rimembra che nel suo villaggio vi furono morti per la stessa causa. Sempre con lo sguardo fisso in avanti, e con le spalle al muro, si tira su con le mani. Una volta in piedi, sente una cornice che preme alle sue spalle,si gira ed un altro urlo esce dalla sua bocca. Guarda attentamente quella strana superficie riflettente, riconosce la sua fisionomia, porta la mano alla bocca, e si accorge che è intrisa di sangue, poi nota che i suoi occhi hanno una strana lucentezza, sembrano rosso porpora. Da occhiate veloci intorno, non riconosce nessun oggetto che faceva parte della sua vita quotidiana, poi tenta di ricordare il suo nome... Ma il vuoto attanaglia la sua mente. Si sforza... Ma nulla. Agitato, si guarda ancora una volta allo specchio* Eppure quel viso mi è familiare* Dice ad alta voce. Va verso l'armadio, e vede centinaia di vestiti. Uno in particolare lo colpisce. é quello più simile a ciò che ricorda di se,lo indossa, prende una spada dal muro,la impugna e va verso l'uscita. Allunga la falcata per scavalcare il cadavere della fanciulla, apre la porta ed esce fuori nel corridoio. é buoi pesto, ma stranamente i suoi occhi riescono a penetrare quell'oscurità, e riesce a percepirne tutti i particolari. Si incammina solitario e guardingo*
*Si desta dal sogno,un raggio di sole penetra tra le pesanti tende ed lambisce il suo viso. Infastidito si rigira sul letto,andando nella parte in penombra. Si stiracchia un po, la vista prima appannata, adesso inizia a migliorare e tutto sembra più vivido. Si guarda intorno, il letto, quei strani vestiti addosso, e quella camera, nulla di tutto ciò è familiare. Con un colpo di reni alza la schiena sedendosi, e scruta ancora quella stanza, poi si alza, girovagando in essa, va verso la finestra, passa la mano sulle tende color porpora, morbide e lisce al tatto. Guarda fuori la finestra, e vede un giardino maestoso, poi volge lo sguardo nuovamente all'interno, verso la scrivania, piena di missive, ne prende una la legge, poi un'altra ed un altra ancora. Tutte indirizzate a Sua Maestà Caius,il sovrano dei Volturi. Nella sua mente si chiede chi fosse costui. Continua a guardare in giro, verso la libreria, colma di libri antichi e polverosi. Si chiede in continuazione dove fosse,ma nulla in quella stanza gli fa capire la sua ubicazione. Decide quindi di uscire,vede qualcosa a terra vicino la porta d'entrata,si avvicina lentamente. Un sacco? Dei vestiti ammassati? Si chiede nella sua mentre mentre si avvicina sempre più. Una volta su di essa, vede che è una donna riversa a terra, si china e con la mano la scuote* Signorina... *ripete* Signorina.. *La testa della giovani si inclina,mostrando i suoi occhi spenti dal bacio della morte. Un urlo esce dalla sua bocca,e va un balzo al'indietro,cadendo a terra. Con il sedere sul pavimento e le sue mani poggiate a terra si ritrae in dietro,fino a toccare in muro alle sue spalle* Dove diavolo sono? *sussurra con voce tremante* Non riesce a distogliere lo sguardo da quel cadavere, nota che ha il collo squarciato, e rimembra che nel suo villaggio vi furono morti per la stessa causa. Sempre con lo sguardo fisso in avanti, e con le spalle al muro, si tira su con le mani. Una volta in piedi, sente una cornice che preme alle sue spalle,si gira ed un altro urlo esce dalla sua bocca. Guarda attentamente quella strana superficie riflettente, riconosce la sua fisionomia, porta la mano alla bocca, e si accorge che è intrisa di sangue, poi nota che i suoi occhi hanno una strana lucentezza, sembrano rosso porpora. Da occhiate veloci intorno, non riconosce nessun oggetto che faceva parte della sua vita quotidiana, poi tenta di ricordare il suo nome... Ma il vuoto attanaglia la sua mente. Si sforza... Ma nulla. Agitato, si guarda ancora una volta allo specchio* Eppure quel viso mi è familiare* Dice ad alta voce. Va verso l'armadio, e vede centinaia di vestiti. Uno in particolare lo colpisce. é quello più simile a ciò che ricorda di se,lo indossa, prende una spada dal muro,la impugna e va verso l'uscita. Allunga la falcata per scavalcare il cadavere della fanciulla, apre la porta ed esce fuori nel corridoio. é buoi pesto, ma stranamente i suoi occhi riescono a penetrare quell'oscurità, e riesce a percepirne tutti i particolari. Si incammina solitario e guardingo*

Elide Deiboschi
*tutta la notte e tutto il giorno é stata indaffarata con il suo Nuovo e stavola vero ruolo di Principessa, ma non dimentica di controllare il suo Sovrano, apparendo nelle sue stanze rimane stupita nel Vederlo diverso, é strano, sembra un altra persona...Altro

Ro'Sh Sephiroh
*sente la voce della principessina e compare dietro di lei* che ti serve piccola? *la guarda negli occhi*

Elide Deiboschi
*indica con il ditino il Sovrano* Guardalo! non sembra più lui!

Ro'Sh Sephiroh
vedo... *si gira verso la piccola* che dovrei fare io? vuoi che lo uccida cosi resta la sola sovrana?

Caius Il Volturo
*Prosegue per quei corridoi bui, i suoi sensi sono sviluppati tanto da sentir ogni bisbiglio in quel luogo. Anche la debole brezza che attraversa quei luoghi è assordante per le sue orecchie. Ad un tratto sente un rumore alle sue spalle, si gira ed intravede una figura diafana* Chi è la? *chiede con voce perentoria*

Elide Deiboschi
nooooo! per carità! no! é il Mio Sovrano per toccare luì devi passare da me! no assolutamente! *triste guarda il Ragazzo e pensa "cosa ho fatto?" lo segue preoccupata per i corridoi* Sovrano Mio Sovrano dove vai?

Ro'Sh Sephiroh
era solo un'idea... *le sorride* dai che posso fare per te?

Caius Il Volturo
*vede avvicinarsi ancora di più quella figura* Chi sei ? *dice puntandole la spada*

Elide Deiboschi
*con le mani avanti si avvicina piano piano* Mio Sovrano! sono Io non ti ricordi di Me? sono Elide! tua figlia, la tua fantasmina! *si rivolge a Ro'sh* così é peggio di quanto pensavo l'effetto della pozione doveva essere temporaneo!

Ro'Sh Sephiroh
stai calma...*si volta verso l'uomo* lei è vostra figlia nonchè unica erede al trono..*gli si avvicina* lasciate che vi aiuti, sono un medico... e ho una cura che può fare al caso vostro lord Caius..

Elide Deiboschi
no no devo cercare aiuto Ro'sh! *é nervosa, spaventata, già le lacrime le rigano il visino* Sovrano Sono Io! Io ti prego sforzati! ricordati di me!

Caius Il Volturo
Retrocedi essere immondo *sferra un fendente ,ma oltrepassa il suo corpo* Che diavolo succede qui. Poi volge lo sguardo verso l'uomo. e Voi chi siete? Chi sarebbe questo Caius? *retrocede a piccoli passi* State fermi entrambi se non volete che vi trafigga. Ditemi dove mi trovo?

Ro'Sh Sephiroh
*gli si avvicina facendolo arretrare, cade sul letto dietro di lui. Gli prende la spada* potreste farvi male, ed Elide ne soffrirebbe troppo... Voi siete lord Caius Signore di queste Terre e Re dei Volturi...lei, Elide, è la vostra figlia nonchè principessa... *lancia la spada in un angola della stanza* vedete come soffre a sarervi cosi... fatevi aiutare...

Elide Deiboschi
*é sconvolta* Calmo Mio Sovrano stai calmo! *la spada la oltrepassa* sei nel Tuo Palazzo questa casa é tua! Ro'sh devo chiamare la Regina degli Ardat Red lei saprà cosa fare *urla a squarcia gola* Liiiiiiiiiiliiiiii

Lili ArdatRed
+Compare al richiamo della fantasmina+ Elide, di grazia ...mi spiegi perchè stai urlano a squarcia gola il mio nome...cosa c'è di cosi urgente da irrompere nei mie pensieri? +la guarda perplessa !

Caius Il Volturo
*guarda i due, con voce risoluta dice* Non conosco costui, ne questo essere immondo. Si gira di scatto e colpisce la parete con la mano,provocandone un grande squarcio. Perplesso guarda il muro e poi l'arto. chiedendosi come abbia fatto*

Elide Deiboschi
*si accuccia piangendo il un angolo* Ti Ho avvelenato io per diventare Principessa! ma non volevo questo! *scuote il capo* no non lo volevo! ti prego non avere paura di me non ti voglio fare del male! non lo farei mai!

Lili ArdatRed
+Osserva la scena in silenzio cercando di raccapezzarsi in quello che sta succedendo...comprende che Elide deve aver combinato qualche pasticcio visto e considerato che lei piange e il sovrano ignora chi ella sia+

Caius Il Volturo
Torna nella Suthi

Elide Deiboschi
*solleva la faccetta* aiutami per favore *sussurra a lei che é appena arrivata*

Lili ArdatRed
Stai tranquilla, ora vediamo ...mi spieghi cosa diavolo è successo...Il sovrano che rompe mura non è normale, te che piangi anche di meno ...+la guarda attendendo una risposta breve ma concisa+

Caius Il Volturo
*Vede apparire un essere dalle sembianze di donna* Ma dove sono finito? *si chiede*

Elide Deiboschi
*singhiozza disperata* gli ho dato un filtro che gli ha fatto perdere la memoria e ora sta così! questa é la verita! aiutami ti prego! non mi interessa nulla ne diventare Principessa , ne la corona voglio solo che lui torni comne era!

Lili ArdatRed
+Ascolta la fantasmina e poi dice+ Ottimo, non riconosce neanche me che sono secoli che ci conosciamo, è inutile domandarti che tipo di filtro tu abbia preparato o chi per te l abbia fatto dato che a vedere i risultati sono davvero devastanti...Non ricorda nulla, non riconosce la sua dimora...accidenti...+cerca di avvicinarsi al sovrano + Caius siete nel vostro palazzo, non ricordate?

Caius Il Volturo
*Ode ancora quel nome* Il mio nome è ... *tentenna,guardando nel vuoto* va be, appartengo al clan dei.... *tentenna ancora* Non riesco a ricordare nulla *pensa tra se e se. Poi punta il dito verso la giovane* Non importa chi sia io, ditemi chi siete voi piùttosto

Lili ArdatRed
+La giovane pensa fra se e se e le verrebbe da sorridere ma non è il caso+ Sono Lili Ardat Red regina dell'omonimo casato ma queste parole per voi ora non hanno alcun significato +sorride a tranquillizzarlo+ Ora vi prendo la mano un solo secondo.. fidatevi di me, sono una vostra amica....+si avvicina piano+

Caius Il Volturo
*La guarda negli occhi. La sua voce entra in lui,e per una strana ragione acconsente alla sua richiesta. Alza la mano verso lei*

Lili ArdatRed
+Lo guarda e si avvicina ancora di più... lentamente gli sfiora la mano e nell immediato le due essenze si smaterializzano nel nulla avvolti da una nube nera....si ode solo un tuono..e poi il nulla+

Elide Deiboschi
*fugge via sentendo il rumore forte, continuando a piangere disperatamente*
Elide Deiboschi Volturina
Elide Deiboschi Volturina

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