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Messaggio  Elide Deiboschi Volturina Dom Nov 03, 2013 9:38 pm

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Elide Deiboschi
*bellissima e dolce come solo lei sa essere entra di soppiatto nelle stanze dei Sovranucci Caius Il Volturo e Lili Ardat Red e stendendosi nel letto e che un tempo fu suo li aspetta rientrare*

Caius Il Volturo
*Rientrato dalla caccia percorre i corridoi del palazzo proseguendo per la sua stanza. Il sangue dell'ultima preda sopra le vesti spicca in quell'oscurità. Gunto davanti la sua porta vede uscire la luce sotto di essa... la apre.. e vede la piccola fantasma sopra il letto* E tu che ci fai qui? chiede...

Elide Deiboschi
*sussulta nel sentire la sua voce, largamente distesa nel lettone, per un momento resta perplessa bisbigliando* " veramente questa è casa pure mia ma comunque" *gli svolazza in contro* ma ciao mio Sovrano ben tornato a casa.... *lo tira per una mano* vieni siediti... rilassati sarai stanco!

Caius Il Volturo
*si sente tirato* Ma che...??? non tirare. Aspetta! * Posa la giacca ancora insanguinata sulla sedia e si avvicina al letto* Cosa vuoi? perche mi dici di ralassarmi?cos'hai combinato questa volta?

Elide Deiboschi
*porta sul lettone i dolcetti* ma perchè credi che combino sempre guai!? *si stende vicino a lui* siccome non abbiamo festeggiato la notte dei morti viventi insieme perchè eravamo impegnati tu nel bosco con Lili Ardat Red io con Blade festeggiamo ora ti va? ovviamente non accetto un no quindi rilassamento time! ehehehehehhe
favolettina 99929411

Caius Il Volturo
*guarda quei dolci orribilanti* No no,grazie.. mangiali tutti tu questi, mangio altre cose io... ma tu fai pure.. Perche sei cosi gentile? che hai combinato *ripete. Nel frattempo si versa in un calice del sangue fresco di giornata*

Elide Deiboschi
*mangiucchia i dolcetti guardandoli con cuiosità* ìo? non ho fatto nulla! non posso essere gentile con te?

Caius Il Volturo
*altra un sopracciglio* ma comunque... cosa mi volevi dire?

Elide Deiboschi
bé come vedi é notte *indica col ditino la finestra* e cosa si fa di notte ai bimbi buoni e bravi? si racconta una favoletta! ihihihìh *gli si fionda in braccio* e visto che Liluzza é rimasta nel boschtto me la racconti una storiella?

Caius Il Volturo
eh?! *trasale* cosa? *la ripone sul letto* La favoletta? scherzi vero???!! *la guarda serio in volto*

Elide Deiboschi
*lui la maneggia come un Piccolo Pacchetto prezioso e l'espressione della piccola diventa implorante* e dai non ti chiedo mai nulla.....

Caius Il Volturo
non mi guardare con quegli occhi...tanto non cambio idea..

Elide Deiboschi
*continua a fissarlo con grandi grandi occhioni* ti vedo stanco comunque! dai rilassati sul lettone, facciamo così tu chiudi gli occhi te la racconto io una bella favoletta

Caius Il Volturo
e va bene.. ma basta che la smetti con queste smancerie dopo.. dammi quel libro.

Elide Deiboschi
no no quale libro sai che non so leggere, ma dai stenditi e fidati di me! iihihihihihiih

Caius Il Volturo
ok. Ma che sia l'ultima. *fa finta di ascoltare,ma in realtà osculta ciò che fuori dalle sue mura avviene* Ripeto,è l'ultima volta con queste tue smancerie!!!vai...

Elide Deiboschi
*si siede accanto a lui, assumendo un espressione serissima* allora c'era una volta tanto tanto tempo fa un Vampiro, un vampiro bellissimo e potente, che seminava il terrore nel paese che abitava, e tutti lo temevano e rispettavano.... *fa una pausa* solo che!!!! dove viveva arrivò la peste e tutti i mortali si ammalarono e morirono, lui affamato e assetato andò a cercare nutrimento nel bosco e incontro un bel elfo, lui non si fece pregare vedendo il vampirozzo e facendosi mordere nutrì l'essere notturno, solo che!!!!!! *fa un altra pusa* gli venne male al pancino e stramazzato al suolo fra atroci dolori e sofferenze morì! *la piccola ride* ecco fine! finita! *guarda il Sovrano* ti è piaciuta? bellissima ora tocca a te!

Caius Il Volturo
Ma come? è finita cosi?! ma chi ti racconta queste brutte storie?

Elide Deiboschi
si è finita così l'elfetto ovviamente è vivo e vegeto il Vampirozzo è cenere ihihihiihihihih chi me le racconta????? no l'ho visto ieri notte nel bosco ci vuoi venire con me? ti ci porto ma a te nessuno ti sfiora! Tu sei Tu e noi siamo come pane e burro

Caius Il Volturo
Che fervida fantasia ha questa qui... Ti devo leggere la favola? Vuoi ancora che lo faccia?!

Elide Deiboschi
*a manine giunte* ovvio che lo voglio! sono la tua unica figliuola non mi vuoi viziare un po?

Caius Il Volturo
*alza un sopracciglio* gia sei tanto viziata. *si alza dal letto e va verso la libreria.Giunta davanti essa,scorre con il dito sui libri,scegliendo quello piu adatto. Ad un tratto,si ferma,e ne sfila uno* Questo andrà bene per te...

Elide Deiboschi
si si dai racconta! *contenta svolazza in giro per la stanza, vedendo la grossa mole del libro sconsolata sa già che sarà una cosa lunga* come si intitola sto mattone? ihihihihihihi

Caius Il Volturo
*si adagia comodo sulla poltrona,apre il polveroso libro ed inizia a leggere. Il sentore di muffa della carta si spande per tutta la camera, rendendo l'atmosfera adatta. Inizia* Questa favola è intitolata Le Metamorfosi. Di un ragazzetto mortale che conobbi anni fa,si chiamava Ovidio. *Legge* A narrare il mutare delle forme in corpi nuovi mi spinge l'estro. O dei, se vostre sono queste metamorfosi,
ispirate il mio disegno, così che il canto dalle origini del mondo si snodi ininterrotto sino ai miei giorni. Prima del mare, della terra e del cielo, che tutto copre, unico era il volto della natura in tutto l'universo, quello che è detto Caos, mole informe e confusa, non più che materia inerte, una congerie di germi differenti di cose mal combinate fra loro.
Non c'era Titano che donasse al mondo la luce, né Febe che nuova crescendo unisse le sue corna; in mezzo all'aria, retta dalla gravità,
non si librava la terra, né lungo i margini
dei continenti stendeva Anfitrite le sue braccia.

Elide Deiboschi
*sospira* ahhhhhhhhhhhhhhhhhh

Caius Il Volturo
*prosegue* E per quanto lì ci fossero terra, mare ed aria, malferma era la prima, non navigabile l'onda, l'aria priva di luce: niente aveva forma stabile, ogni cosa s'opponeva all'altra, perché in un corpo solo il freddo lottava col caldo, l'umido col secco, il molle col duro, il peso con l'assenza di peso.
Un dio, col favore di natura, sanò questi contrasti: dal cielo separò la terra, dalla terra il mare e dall'aria densa distinse il cielo limpido.

Elide Deiboschi
*sbadiglia annoiatissima si rigira nel lettone* non ti offendere ma era più bella la mia! ora dormo non ti dispiace se resto quì tanto tu vai nl bosco
3 no

Caius Il Volturo
*chiude il libro e pensa* Finalmente..non ne potevo piu. Avrei dovuto scegliere un libro più pesante tipo l'arcobaleno della gravità Thomas Pynchon... *Prende l'occasione* e va beh... io vado a caccia,ma tu resta qui e non combinar guai!
Elide Deiboschi Volturina
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